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Abbiamo sposato l’approccio conservativo
Antonio Pastrone
IL GINOCCHIO
Indispensabile per compiere innumerevoli movimenti quotidiani (camminare, correre, salire e scendere le scale…), il ginocchio è una delle articolazioni più complesse e resistenti del corpo umano (basti pensare che ne sopporta il peso), ma anche una delle più vulnerabili proprio in ragione del continuo utilizzo e delle sollecitazioni a cui è sottoposto nello svolgimento delle attività della vita quotidiana oltre che durante la pratica sportiva.
Il ginocchio è anche l’articolazione più comunemente colpita da problematiche artrosiche.
Ma com’è fatto? Quali sono le strutture che lo compongono e che possono essere coinvolte in eventuali episodi traumatici o processi degenerativi?
Ossa e cartilagine articolare
L’articolazione del ginocchio, che funge da collegamento tra la coscia e la parte inferiore della gamba, coinvolge l’estremità distale del femore (l’osso della coscia), quella prossimale della tibia e la rotula (l’osso sporgente, di forma rotondeggiante, situato nella parte anteriore del ginocchio):
- femore e tibia formano l’articolazione femoro-tibiale, in grado di sopportare la maggior parte del peso corporeo
- femore e rotula formano l’articolazione femoro-rotulea.
Le superfici articolari sono rivestite da cartilagine, un tessuto con funzione di sostegno, estremamente resistente e flessibile, che funge da ammortizzatore e aiuta il femore e la tibia a scivolare dolcemente l’uno sull’alta ogni qualvolta la gamba viene piegata o raddrizzata.
Il tessuto cartilagineo, che ha scarsa capacità rigenerativa, può andare incontro a usura sia a causa di condizioni patologiche sia con l’avanzare dell’età, determinando l’insorgenza di rigidità articolare e dolore al ginocchio.
L’articolazione del ginocchio è rivestita da un sottile strato di tessuto connettivo (membrana sinoviale) che produce liquido sinoviale, un fluido viscoso ricco di acido ialuronico dall’azione lubrificante.
Muscoli, tendini e legamenti
L’articolazione del ginocchio è in grado di muoversi grazie alla presenza di muscoli flessibili e forti che forniscono supporto al ginocchio oltre che spinta al movimento, e riducono lo stress a carico di superfici articolari, menischi e legamenti. La presenza di eventuali lesioni che compromettono le funzioni muscolari può quindi mettere a rischio l’efficienza del ginocchio.
I muscoli responsabili dei movimenti dell’articolazione si inseriscono sulle ossa del ginocchio mediante i tendini: il tendine del quadricipite (che collega i muscoli della parte anteriore della coscia alla rotula) e il tendine rotuleo.
Il sovraccarico funzionale di un tendine, molto frequente in ambito sportivo, può determinarne l’infiammazione (tendinite), associata all’insorgenza di dolore e rigidità articolare.
L’articolazione femoro-tibiale è in grado di mantenere stabilità e controllo durante una varietà di situazioni di carico grazie alla presenza di quattro legamenti, bande di tessuto connettivo fibroso di sostegno che, agendo come forti corde, collegano e tengono insieme le ossa del ginocchio:
- i legamenti collaterali si trovano ai lati del ginocchio (il collaterale mediale nella parte interna, e quello laterale nella parte esterna) e impediscono il movimento laterale del ginocchio
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- i legamenti crociati si trovano all’interno dell’articolazione del ginocchio, incrociandosi uno con l’altro a formare una X (il crociato anteriore davanti e il posteriore dietro) e impediscono movimenti eccessivi in avanti e indietro della tibia rispetto al femore.
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Il crociato anteriore è considerato il principale stabilizzatore del ginocchio, ma è anche il legamento che viene più frequentemente interessato da lesioni correlate a traumi sportivi.
Le lesioni a carico dei legamenti possono causare instabilità articolare, con la tipica sensazione di “cedimento” del ginocchio.
I menischi
I menischi sono strutture fibrocartilaginee resistenti, una sorta di cuscinetti a forma di mezzaluna situati tra femore e tibia. In ciascun ginocchio ci sono due menischi: uno mediale, situato nella parte interna, e uno laterale, sul lato esterno.
Un tempo erroneamente considerati inutili, i menischi in realtà svolgono funzioni molto importanti, fornendo protezione da traumi e usura, e permettendo lo scivolamento dei capi articolari l’uno sull’altro. I menischi fungono da ammortizzatori quando il ginocchio si muove o è sottoposto a carico, assorbono gli urti e aiutano a stabilizzare l’articolazione.
Lesioni a livello meniscale, molto comuni non solo per chi pratica attività sportiva, possono provocare l’usura della cartilagine articolare accelerando il processo degenerativo artrosico
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Da questa breve panoramica emerge come tutte le strutture elencate svolgano un ruolo essenziale per fornire stabilità al ginocchio e mantenere la funzionalità articolare ottimale. In caso di lesioni è quindi meglio, quando possibile, agire mediante un approccio conservativo finalizzato a recuperare le strutture danneggiate, piuttosto che sostituirle.